Ο Vinicio Capossela τραγουδάει σε λατινοαμερικάνικο στυλ: "Mi Barrio"
ΠΛΗΡΟΦΟΡΙΕΣ ΑΠΟ ΤΟ ... ΠΑΡΕΛΘΟΝ, ΓΙΑ ΤΟ ΤΙ ΘΑ ΓΙΝΕΙ ... ΚΑΙ ΕΓΙΝΕ!
Domenica 21 maggio 2006, presso il Caffè Procope di via Juvarra 15, a Torino, Vinicio Capossela si esibirà in un repertorio di tanghi e serenate. Con lui Giancarlo Bianchetti alla chitarra, Glauco Zuppiroli al contrabbasso e Pepe al bandoneon.
Un po’ caffè, un po’ teatro, un po’ locale sudamericano. Ma il Caffè Procope è soprattutto, per definizione dello stesso Vinicio Capossela, “uno dei templi di questa carboneria che è la cultura del tango trapiantata in Italia”, nel quale si recò per la prima volta nel 1997, mentre accompagnava lo scrittore Sandro Veronesi a realizzare un servizio per un programma intitolato “Magazzini Einstein”. “Era come un viaggio ad esplorare queste realtà che sono sommerse ma eppure esistono. Una città come Milano, ad esempio, è una città dove c’è una milonga ogni sera, e a Torino ancora di più. Il Caffè Procope è stato proprio un posto storico di questa tradizione, così come Torino è stata ed è tuttora una città unica in questo senso. Nell’occasione in cui se ne occupò Veronesi andammo insieme a Massimiliano Pitocco con il bandoneon e suonammo tre pezzi. Perché? Perché anche io da tempo amo questa musica, non tanto per il ballo quanto proprio per il repertorio; parlo di quel tango canzone incarnato da Roberto Goyeneche e Annibal Troillo, che io in un’operazione all’inverso - come un coccodrillo che recede allo stadio di lucertola - ho trasmutato all’italiano, facendo delle versioni che non sono delle vere traduzioni ma che proprio per questo mi appartengono molto”.
Avendo appreso che il Caffè Procope da quest’anno non esisterà più perché tornerà ai proprietari, Capossela tornerà a suonarci ancora una volta domenica 21 maggio, portando con sé la formazione con cui aveva già suonato in passato questi brani (presentati in alcune serate intitolate significativamente “Parole D’altrove”): Giancarlo Bianchetti alla chitarra, Glauco Zuppiroli al contrabbasso e Pepe al bandoneon, altresì detti “trio Tinta Roja”, in onore del locale di Barcellona in cui diverse volte si sono esibiti proprio con questo repertorio di tanghi trasmutati e che comprende brani come “Garua”, “Nocturno a mi barrio”, “La ultima curda”, “Cristal”, “Naranjo en flor”, “La cancion de las simples cosas”, “Porto rancore al silenzio”, “Abbandonato”. “Una serata fatta per ragioni esclusivamente sentimentali”, dice Capossela, “e poi anche perché è bello di questa stagione suonare queste canzoni, queste serenate”.
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