16.6.12

ΤΡΑΓΟΥΔΑΕΙ Ο ΙΒΑΝ ΝΤΕΛΛΑ ΜΕΑ



ΤΡΑΓΟΥΔΑΕΙ Ο IVAN DELLA MEA


IL SEDICI GIUGNO


Il sedici giugno si fece gran festa
cantando trent'anni di vita e d'amore
uniti trovammo negli occhi felici
più ricca la voglia di un mondo migliore.

Quel giorno la nave si fece più rossa
più grande di vele e ancora più rossa
più forte ed unita e ancora più rossa
Alceste lo vedi, la nave è più rossa.

Le case occupate, i prezzi assassini
i disoccupati, i cassa-integrati
le scuole fantasma per troppi bambini
i letti fantasma per troppi malati.

E sull'autostrada, uscita Baracche
il Belice grida «Vogliamo la casa
ai terremotati e le vecchie baldracche
ci han dato uno schifo chiamato autostrada».

Da oggi in Sicilia la nave è più rossa
ed anche in Sardegna la nave è più rossa
a Napoli a Reggio la nave è più rossa
Jolanda lo vedi la nave è più rossa.

Il sedici giugno si fece gran festa
cantando trent'anni di vita e d'amore
uniti trovammo negli occhi felici
più ricca la voglia di un mondo migliore.

Ma quanto dolore per dare allo svolo
di te fantasia un attimo solo

E dare voce alle vittorie
della nave e per cantare
la ragione tutta nostra
e la vita e l'amore.

E dire basta anche ai morti
delegati alla cultura
c'è chi ancora chiede case
di mattoni e non parole.

E tarantelle ma di rabbia
in baracche senza nome
va la nave va in Sicilia
va e bordeggia il meridione.

E per dar voce alle vittorie
della lotta e per cantare
la ragione tutta nostra
e la vita e l'amore.

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